giovedì 14 marzo 2019

4 - In viaggio verso casa

Il primo viaggio in auto verso casa è importante per due aspetti, a prescindere dal fatto che io sia un cane adulto oppure un cucciolo: innanzitutto perché potrebbe trattarsi del mio primo viaggio in assoluto in automobile, ma soprattutto perché si tratta del distacco da un ambiente familiare che fino a poco prima era tutta la mia vita.

Il distacco – Che io sia un cucciolo ‘strappato’ alla mia mamma o anche un trovatello che state ‘salvando’ da un canile, comunque non so dove mi state portando e se avrò una vita migliore di quella che sto per lasciare. Noi cani, vi accorgerete, siamo molto abitudinari e ogni nuova situazione è un distacco che mina la nostra tranquillità e ci incute timore. Siete voi a doverci trasmettere quella sicurezza che ci permetterà di affrontare il cambio con serenità

Piccolo trucco: dall'allevatore o dai gestori del canile, fatevi dare una copertina, un cuscino o anche un lembo di stoffa che conservi l’odore o della mia mamma e dei miei fratellini o comunque del posto dove mi trovavo. Se la distanza ve lo consente, potete anche consegnare voi stessi al proprietario dell’allevamento o della struttura - qualche giorno prima di venirmi a prendere - una copertina o un cuscino, pregandolo di metterlo nel posto dove sono solito coricarmi in modo che assorba quegli odori che renderanno meno traumatico il mio allontanamento. Le prime notti quell’odore, vedrete, sarà il mio conforto. 

Il viaggio – Nella maggior parte dei casi, dall'esito del nostro primo viaggio dipende il rapporto che avremo con l’automobile in futuro. Se il viaggio sarà traumatico, farete fatica a convincerci a salire di nuovo a bordo per unaltra avventura, breve o lunga che sia. 

Anche qui, piccolo trucco: portatevi dietro un trasportino (quelli classici, chiusi ai lati e con la grata davanti, che sarà poi anche la mia cuccia-tana una volta a casa). Il trasportino deve essere delle mie misure, né troppo grande, né troppo piccolo (devo comunque potermi girare all'interno). Sistemateci dentro la copertina impregnata dell’odore del mio precedente giaciglio. Sistematemi in un luogo sicuro in modo da evitare scossoni o, peggio, traumatici ribaltamenti durante il viaggio. Anche dietro il bagagliaio, purché io sia sempre a vista e a sufficiente distanza per una carezza rassicurante da parte vostra (per questo è meglio essere almeno in due per i primi viaggi). 

Se il viaggio è lungo, fermatevi più volte durante il tragitto, fatemi scendere e portatemi a fare una passeggiata, magari in un bel prato verde. E datemi sempre dell’acqua fresca da bere. Se il viaggio supera i 15 minuti, dividetelo in due tappe. Se dura qualche ora, prevedete una sosta ogni 20 minuti/mezzora. Cosa importante: tenetemi sempre d’occhio. Se notate stati d’ansia, atteggiamenti irrequieti o respiro affannoso: fermatevi subito, coccolatemi un po’, rassicuratemi e fatemi scendere. Quando mi vedrete tornare tranquillo, riprendete il viaggio (io non sono in grado di capire che è la macchina a muoversi e quindi meno visuale avrò e meglio sarà). L’esperienza insegna che se il primo viaggio andrà bene, il mio rapporto con l’automobile sarà sempre ottimale. 

Ma se qualcosa dovesse andare storto non preoccupatevi: non è che non potrete mai più portarmi in auto. Basteranno un po’ di precauzioni, come fare qualche tappa in più ed evitare pasti prima di mettersi in viaggio. E ci sono farmaci blandi che fanno al caso vostro: favoriscono il sonno e limitano i rischi di vomito. Anche qui, poi, si tratta di abitudine: più volte mi porterete in auto, tanto prima mi abituerò a viaggiare senza problemi.

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