venerdì 19 aprile 2019

8 - Chi è il capobranco?

Quella del capobranco è una figura importante e insostituibile per noi cani e anche per il giusto equilibrio tra noi e voi all’interno della famiglia. Ogni cane ha bisogno di individuare una figura di riferimento, una sorta di tutor, all’interno della sua nuova famiglia, dal quale attingere sicurezza e insegnamenti. 


La parola capobranco, che si usa abitualmente, è in realtà impropria. Il capobranco, mutuato dal comportamento dei lupi, non esiste nel nostro mondo in quanto non esiste più la sottomissione assoluta. Noi cani di oggi cerchiamo soltanto una o più figure di riferimento all'interno del nostro branco (che è la famiglia umana che ci ospita) dalle quali ricevere le regole e le indicazioni su come dobbiamo comportarci. Quindi: o siete in grado di indicarcelo voi, oppure scegliamo noi sulla base del nostro istinto. 


Niente paura. Scegliere un capobranco non vuol dire prendere ordini solo da lui e ignorare il resto della famiglia. Anzi, imparerete che noi cani, alla fine, sceglieremo più sog­­getti di riferi­men­to, a seconda delle esigenze. Ad esem­pio il compagno di giochi ideale, che andremo a cercare e a stimolare ogni volta che deside­ria­mo un po’ di svago, o il nostro <<esteti­sta>> di fiducia, dal quale accetteremo più di buon grado le attività quotidiane di cura dell’igiene o di toelettatura. Figure queste che non necessariamente coincideranno con quella del "capobranco". 


Come farsi scegliere? Beh, non è difficile. Basta assumere nei nostri confronti, sin dall’inizio, un ruolo che sia per noi di riferimento. Quello di un professore, umano e severo quando serve, che ci sappia indirizzare, anticipare e, soprattutto, infonderci quella sicurezza che spesso ci manca. Insomma, quella persona che sappia conquistarci con il carisma e la concretezza delle azioni, più che con le coccole o golose ricompense. Una sua carezza di compiacimento, sarà per noi la più gradita delle ricompense. 


<<Equilibrio>> è la definizione di sintesi per riconoscere il perfetto capobranco. Equilibrio nel dialogo, nel gioco, nelle ore che si trascorrono insieme. Un vero capobranco non deve mai eccedere, in nulla: severo quanto basta, giocherellone con parsimonia, ma, soprattutto, risoluto e deciso quando serve. Un suo comando non deve essere mai ripetuto due volte. E, altrettanto importante, quando rispondiamo bene a un suo intendimento non deve mai mancare, da parte sua, un cenno di riconoscimento che ci gratifichi e ci faccia capire che è soddisfatto del nostro comportamento. 


Un rapporto di stima reciproca, come in un matrimonio perfetto, dove ognuno ha fiducia nell’altro, nel rispetto dei rispettivi ruoli. E’ così che il binomio si forma e si consolida nel tempo.

14. Quando e perché prendere un secondo cane

A ffiancarci la compagnia di un altro cane è una cosa saggia che si può fare in qualsiasi momento, a qualsiasi età del nostro amico peloso. ...